Morninglands - Le Terre del mattino - Terre di Albaluna - Avalon - Ambientazioni per D&D - Dungeons and Dragons 3.5

Settantunesima sessione, Quando il Sole e la Luna brillano alti nel cielo

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PariMaster
view post Posted on 13/5/2015, 16:06




Inizio sessione
Data: 29 Aprile 5050 PL
Ora: 11:00
Luogo: A Holmgard, in una piazza della zona settentrionale

Fine sessione
Data: 30 Aprile 5050 PL
Ora: 15:30
Luogo: A Holmgard, sulla torre più alta della cittadella

Situazione di partenza
Gli helgast che stavano aizzando la folla contro le guardie intente a distribuire il cibo nella Toran marketplace della capitale sembrano quasi annientati, ma i personaggi sono provati e le iniziali intenzioni di andare in giro per la città per annientare le creature provenienti dal piano di Naar, vengono messe in dubbio. Oggi è il novilunio e la salute e le energie dei personaggi, in particolare dei Ramas, sono fondamentali nell'azione che dovrà essere messa in atto a mezzogiorno e mezza dell'indomani nella torre più alta del maschio della cittadella.

Situazione finale
A sole tre ore dal momento in cui l'unione spirituale delle tre armi sacre ha permesso di annientare l'Arcisignore delle tenebre Zagarna, le truppe provenienti dalle Darklands stanno facendo ritorno disordinatamente alle loro terre d'origine. Sia le truppe giunte a sostegno della capitale, sia quelle sbarcate nei pressi dell'esercito nemico, stanno facendo un accurato lavoro di pulizia etnica, massacrando lo sterminato esercito di giak ormai privo del supremo punto di riferimento. La guerra è vinta, da domani si può iniziare a ricostruire ciò che l'assedio ha distrutto.

Breve diario della sessione
Il quarto helgast viene agevolmente abbattuto da un attacco congiunto di Gregor e del bisonte celestiale evocato mediante Celestis, ma l'allerta rimane; in particolare Azkaan chiede alle guardie ci cercare aiuto e osserva la situazione, mentre gli altri si curano le ferite e tentano di incrementare le difese.
Come prevedibile il disperato richiamo del nemico richiama tre dei suoi simili che immediatamente tempestano di dardi incantati Erik, che aveva ripetutamente provveduto a provocarli in kielinaar, la loro lingua nativa.
Anche se gli helgast sono temibili, nulla possono contro gli attacchi congiunti dei poteri psionici dello gnomo, dei fulmini invocati dal druido, delle zanne e della capacità di sbilanciare di Babei, dei dardi e dei raggi roventi dello stregone della Confraternita e delle armi divine impugnate dai due Ramas.
Dopo che i primi due nemici vengono abbattuti inesorabilmente, il terzo tenta di dileguarsi tra la folla, ma non riesce ad ingannare l'olfatto acuto del compagno animale di Gregor, che lo localizza e permette agli altri di concentrare gli attacchi sul bersaglio giusto.
Il ritorno al castello è trionfale: si è sparsa la voce che i due Ramas sono tornati con l'esercito durenense e, assieme ai loro compagni, hanno annientato ben sette helgast: nonostante l'assedio pare che ci sia ancora qualche speranza di sopravvivere.
Le ventiquattr'ore che restano per arrivare all'ora stabilita per l'azione da compiere sulla torre, trascorrono presidiando la cittadella per essere sicuri che nessun nemico si intrufoli inaspettatamente. Per non destare sospetti negli osservatori nemici, Xitual propone di trascorrere la notte normalmente nel castello, tornando a controllare la della torre del maschio della cittadella l'indomani mattina, con l'ausilio dell'arma magica di Gunther.
Mentre la situazione al calar della sera era relativamente tranquilla, con la tacita attesa da parte dell'esercito degli assedianti in attesa di una capitolazione per mancanza di rifornimenti, al mattino risulta evidente che è giunta notizia al campo di Zagarna che i rifornimenti sono arrivati ed è giunto il momento di tentare un attacco massiccio alla città, basato sulla forza bruta e sul terrore che l'imponente esercito può incutere sulla popolazione assediata ormai allo stremo nonostante i pochi rifornimenti.
Il tempo passa e quando sta per scoccare l'ora prestabilita, mezzogiorno e mezza -il momento in cui sia il sole che la sottile lama di luna crescente sono contemporaneamente a pochi gradi dallo zenit-, l'esercito di del Signore delle tenebre è a non più di due chilometri dalla città e sta avanzando in modo lento, ma compatto e inesorabile.
Ma il momento è giunto. Le armi fremono e i tre Ramas le sollevano all'unisono. Dalla Sommersword si genera una sfera di luce che viene alimentata anche da degli aloni luminosi che si generano da Nymaan Star e da Maanske Blade. In meno di un minuto la sfera si innalza fino ad oltre dieci metri dalla cima della torre della cittadella e improvvisamente collassa su se stessa generando un raggio di luce che colpisce esattamente un punto nel mezzo dell'esercito nemico: il punto preciso in cui si trovava Zagarna, che viene incenerito all'istante.
L'onda d'urto che colpisce il morale dell'esercito del Signore delle Tenebre è incontrollabile: tutti scappano all'impazzata verso i monti Durncrag, sospinti anche dal rinvigorito esercito sommerlending in uscita da Holmgard e dalle due ali dell'esercito durenense provenienti dal lato occidentale di Holmgard e dalla costa.
C'è una voce nella mente dei cinque, la stessa voce di ragazza che pochi minuti prima aveva detto di aver fiducia, perché il fatto che fosse una giornata così serena, col sole che splendeva alto, non poteva essere che di buon auspicio: quella voce dice semplicemente 'grazie per ciò che avete fatto; per ora potete riposarvi un po, ma ci sono ancora tante cose che vi attendono'.
 
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